Corso di formazione sicurezza sul lavoro: in cosa consiste? Chi è obbligato a seguirlo?

Corso di formazione sicurezza sul lavoro: in cosa consiste? Chi è obbligato a seguirlo?

corsi-di-formazione-sicurezza-lavoroLa formazione sulla sicurezza sul lavoro è un obbligo di legge per il titolare di un’azienda ed un diritto del lavoratore di partecipare ai corsi per acquisire la consapevolezza e la tutela al fine di prevenire infortuni e malattie professionali.

Un obbligo di legge da rispettare

I corsi sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, da qualche anno si sono diffusi a livello capillare in tutte le aziende d’Italia in ossequio al decreto legislativo 106/2009, migliorativo del precedente decreto 81 del 2008.
Nei corsi di formazione sicurezza lavoro, non solo i dipendenti impiegati negli stabilimenti produttivi, coloro che operano su macchinari a volte anche pericolosi, che lavorano su piattaforme sospese, mezzi di movimentazione aziendale come muletti o trans-pallet hanno l’obbligo, con firma di presenza, di partecipare ai suddetti corsi, ma anche il personale degli uffici, in particolar modo degli uffici tecnici, commerciali, del post-vendita, insomma, tutto l’organigramma aziendale, ha l’obbligo e il diritto di partecipare a questi corsi.

Prendiamo, per essere specifici, in esempio un impiegato commerciale o tecnico che si reca in visita agli stabilimenti di produzione con un eventuale cliente, mostrando l’efficienza produttiva, la qualità del prodotto in oggetto: la legge prevede che la visita non sia esente dagli accorgimenti previsti, come indossare un casco di protezione, calzature anti-infortunistiche, camminando nei percorsi al di fuori dal raggio d’azione di eventuali macchinari pericolosi, percorsi dipinti sul pavimento dell’azienda. Lo stesso vale per un ingegnere, o un geometra in visita presso un cantiere al fine di controllare l’esatta esecuzione dei lavori di costruzione. Ebbene, anche in questo caso le norme di sicurezza dovranno essere rispettate, gli infortuni anche gravi sono dietro l’angolo, la tutela non può esimersi mai in nessun caso dal rispetto delle pratiche di sicurezza.

Un diritto per il lavoratore

Ovviamente il lavoratore addetto ai processi produttivi, i macchinisti, i magazzinieri aziendali, sono i soggetti più esposti al rischio di infortuni, anche mortali (le cronache italiane sono ricche di decessi dovuti alla mancanza di conoscenza e applicazione delle norme relative alla sicurezza), o malattie professionali.
Un corso di formazione sicurezza lavoro è un luogo nel quale un esperto illustra i possibili rischi informando il personale sulle protezioni adeguate al fine di prevenire episodi fastidiosi per coloro che subiscono l’infortunio, economicamente deleteri per il datore di lavoro perché dovrà rinunciare per un periodo, alle volte anche molto lungo, ad un prezioso collaboratore, per non parlare delle contemporanee implicazioni a livello penale: il datore di lavoro, nonostante ogni azienda si debba dotare di un responsabile della sicurezza, è il referente cui la prefettura si rivolgerà anche con gravi conseguenze e cause penali.

Quindi è diritto per il lavoratore avere ogni tipo di informazione, anche rivolte alla prevenzione di malattie professionali, sordità dovute al rumore e alla mancanza di impiego di strumenti di protezione (cuffie, tappi per le orecchie) o la cattiva movimentazione manuale delle merci sforzando la colonna vertebrale con grave rischio di determinare discopatie o altre malattie specifiche.
É però dovere del datore di lavoro quello di contribuire alla diminuzione statistica dei casi di malattia professionale e infortunio, dotando la propria azienda dei mezzi necessari affinché il decreto legge sia rispettato, il personale informato tramite i corsi, controllando nel tempo che le procedure siano mantenute anche con corsi veloci di formazione o di apprendimento di eventuali variazioni dei decreti legislativi.