Tutto quello che bisogna sapere per organizzare un safari in Tanzania

Tutto quello che bisogna sapere per organizzare un safari in Tanzania

Paesaggi mozzafiato, animali maestosi e selvaggi, tramonti indimenticabili: tutto questo vi aspetta, qualora decidiate di vivere l’esperienza del safari in Tanzania. Una vacanza diversa da quelle tradizionali, che vi porterà alla scoperta di ambienti unici e vi terrà costantemente impegnati tra escursioni, trekking, gite a piedi, in barca oppure in jeep.

Vogliamo ringraziare il team di Primaland Safaris tour operator che organizza safari in Tanzania, per tutte le informazioni utili forniteci. Del resto, non è possibile intraprendere un’avventura del genere senza una preparazione adeguata, che riguarda sia i bagagli sia l’organizzazione dell’itinerario. La Tanzania è ricca di meraviglie, ed è importante non tralasciare i parchi più belli!

Il clima della Tanzania

Ma qual è il periodo dell’anno migliore per recarsi in Tanzania?

In realtà non c’è una vera e propria risposta a questa domanda, dato che ciascuna stagione ha i suoi lati positivi.

Durante le fasi piovose (marzo-maggio e novembre-dicembre) la natura ha un fascino senza pari, è rigogliosa e lussureggiante; chiaramente, però, i sentieri sono più sdrucciolevoli e il comfort complessivo è minore. Invece, quando il clima è arido (giugno-ottobre e gennaio-febbraio) i percorsi sono più semplici e non c’è il rischio di essere sorpresi da una tempesta. Sarete voi a scegliere in base alle vostre preferenze.

Cosa non deve mancare in valigia?

Vi proponiamo un breve elenco degli oggetti necessari per un safari in Tanzania. La lista essenziale include:

  • tre documenti: carta di identità, passaporto e visto di ingresso;
  • macchina fotografica;
  • repellente per insetti;
  • crema solare, cappellino o bandana, occhiali scuri;
  • giacca a vento e sciarpa per fronteggiare gli sbalzi di temperatura;
  • abiti dai colori neutri;
  • scarpe comode;
  • una piccola farmacia portatile con eventuali antistaminici, garze, disinfettante, pomata contro le punture di zanzara.

Ovviamente portate tutto ciò che vi serve, a condizione che il bagaglio sia leggero e maneggevole. Ricordate che dovrete camminare molto!

Il Serengeti National Park

Passiamo, a questo punto, ai migliori parchi della Tanzania: quelli che tutti, prima o poi, dovrebbero vedere almeno una volta per godere di scenari memorabili.

Iniziamo con il Serengeti National Park, famoso per la sua ampiezza e perché rappresenta il luogo di partenza di uno show sensazionale: la Grande Migrazione. Milioni di ungulati si spostano in massa alla ricerca di cibo e acqua, e vengono a contatto con i predatori e con altri pericoli inevitabili.

L’area del Serengeti è antichissima, brulla, suggestiva, un autentico spettacolo che rimarrà per sempre nel vostro cuore. È Riserva Internazionale della Biosfera, ed è un must per tutti gli amanti delle forti emozioni.

Il cratere di Ngorongoro

Un tragitto completo non può non comprendere il magico cratere di Ngorongoro. Qui avrete l’opportunità di fare un tuffo in epoche remote, di respirare aria pura, di ritemprare lo spirito nel più totale silenzio.

Tra l’altro, osserverete tantissimi animali (fenicotteri rosa, bufali, gnu, zebre, sciacalli, iene ecc.) e conoscerete le abitudini del popolo dei Masai. Questo cratere, infatti, è una delle poche zone che ancora oggi sono contraddistinte dalla loro presenza.

Il Parco di Arusha

Arrivare all’Arusha National Park è molto facile, poiché questo ambiente incontaminato si trova a circa 40 km dalla città omonima. La riserva non è tra le più vaste, ma il patrimonio naturalistico è eccezionale e la biodiversità è straordinaria. Vi attendono laghi, monti, caldere, fiumi, in un incredibile connubio di bellezza.

Il Kilimangiaro

Nella nostra rassegna inseriamo anche il vulcano più alto dell’Africa: il Kilimangiaro, le cui vette raggiungono quasi i 6.000 m. Fare trekking in questo parco significa attraversare foreste e brughiere, fino a contemplare i ghiacci perenni in cui si specchiano i raggi del sole.

Non preoccupatevi, perché gli itinerari prevedono dei rifugi in cui ricaricare le energie. Non trascurate una sosta sulle sponde del lago Chala, i cui scorci sono davvero magnifici!

Zanzibar

Per concludere il safari, non c’è nulla di meglio di una tappa a Zanzibar. Mare cristallino, sabbia morbida e candida, relax e divertimento: questo vi aspetta sull’isola di Unguja, oltre ai monumenti di Zanzibar City e soprattutto della Parte Vecchia.

Questo luogo è pieno di storia, e vi consentirà di rendere ancora più interessante la vostra vacanza. Una destinazione del genere è l’ideale dopo aver esplorato i parchi stupendi della Tanzania!

Ti ricordiamo che dall’Italia puoi partire dall’aeroporto internazionale di Bergamo-Oral Serio, Milano-Malpensa, Roma Fiumicino, ecc