Come funziona la lavastoviglie

Come funziona la lavastoviglie

La lavastoviglie è uno di quegli elettrodomestici che non è indispensabile ma, una volta provata, è davvero difficile farne a meno.

La sua forza sta nell’aiuto effettivo che dà alla famiglia: i piatti sporchi vengono caricati al suo interno e, con il programma impostato, “questa fatina” provvede al lavaggio e a rendere le nostre stoviglie splendenti.

Ma come funziona davvero la lavastoviglie? Scopriamo insieme le sue fasi.

Che sia ad incasso o a libera installazione, la lavastoviglie funziona nel medesimo modo: il suo funzionamento è legato ad una serie di processi che devono avvenire in un preciso ordine al fine di garantire un risultato ottimale ossia la pulizia impeccabile delle nostre stoviglie. Sostanzialmente, una volta caricata e programmata, il processo si suddivide in sette fasi, vediamole insieme ad una ad una.

Incameramento dell’acqua: sul fondo della lavastoviglie si trova una vasca che viene riempita di acqua, prelevata direttamente dalla nostra rete idrica e che serve poi per il lavaggio.

Riscaldamento dell’acqua: così come quando laviamo i piatti, mettiamo l’acqua calda, così anche la lavastoviglie usa lo stesso sistema. Prima di essere rilasciata, l’acqua incamerata nella vasca viene portata attraverso una resistenza elettrica ad una temperatura elevata. Questo perchè l’acqua calda favorisce alla pulizia delle nostre stoviglie.

Aggiunta del detersivo: dopo queste prime due fasi, lo sportellino del detersivo si apre e la soluzione inserita, si unisce all’acqua creando una miscela igienizzante. Tutto questo procedimento avviene in modo automatico a seconda del programma selezionato e dal timer previsto.

Lavaggio dei piatti: una volta caricata la soluzione igienizzante, questa viene trasportata all’interno dei bracci irroratori che, con la pressione e il pompaggio, ruotano e disperdono l’acqua con una certa forza, e questa permette al detersivo di raggiungere tutte le stoviglie con una forza sufficiente alla corretta pulizia.

Scarico dell’acqua sporca: completato il primo lavaggio suddetto, la lavastoviglie provvederà allo scarico dell’acqua sporca mediante una apposita pompa posizionata al suo interno che fa defluire i residui direttamente nelle tubature.

Risciacquo dei piatti: finite le operazioni precedenti, le nostre stoviglie vengono risciacquate dall’acqua incamerata e riscaldata ma, questa volta, non con l’aggiunta del detersivo. Questo passaggio favorisce l’eliminazione degli ultimi residui di sporco o di detergente sulle nostre stoviglie.
Scarico del secondo ciclo d’acqua: per finire, tutta l’acqua utilizzata per il lavaggio e il risciacquo viene scaricata così da permettere l’asciugatura delle nostre stoviglie.

Affinché la nostra lavastoviglie duri nel tempo, è opportuno fare una costante e accurata pulizia (almeno una volta al mese), questo perchè, per il corretto utilizzo, è necessaria una continua manutenzione dei suoi componenti principali.

La resistenza, un dispositivo metallico che riscalda l’acqua elettricamente fino a farla arrivare alla temperatura desiderata. La corretta pulizia della resistenza è essenziale onde evitare l’accumulo di calcare.

La pompa, una macchina operatrice che alimenta i getti per la pulizia delle stoviglie e permette all’acqua di defluire verso lo scarico.

I bracci irroratori, che permettono all’acqua di circolare all’interno della lavastoviglie e generano, con la loro rotazione, la diffusione dei getti d’acqua che servono ad eliminare i residui di cibi sulle stoviglie. Proprio per questo contatto diretto con lo sporco, è opportuno pulire con una certa frequenza gli erogatori per evitare l’intasamento degli ugelli.

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