I 7 pericoli che corri quando sottovaluti la muffa

I 7 pericoli che corri quando sottovaluti la muffa

come eliminare la muffaCon la collaborazione del Blogantimuffa.it, ecco un approfondimento sui pericoli più comuni della muffa in casa.

Quante volte vi è capitato di rimandare la risoluzione di un problema, all’apparenza piccolo, e trovarvi qualche tempo dopo a cercare di trovare una soluzione a quel problema diventato ormai troppo grande? Immagino molte volte.

Questa è la condizione tipica di chi rimanda la risoluzione del problema della muffa: quelle macchie che prima erano piccole e poco evidenti, adesso ricoprono gran parte dei muri della vostra casa.

Eliminare la muffa dai muri non è mai facile: rimandare o utilizzare prodotti commerciali a basso costo o i classici “rimedi della nonna”, non fa altro che aggravare la situazione senza risolvere il problema.

Affrontare un problema così serio con tanta leggerezza espone a 7 pericoli, che potrebbero dare luogo a problemi molto seri e mettere a rischio la salute delle persone che vivono tra le mura della casa colpita dalla muffa.

Con l’arrivo dell’inverno la maggior parte delle persone tende a chiudere le finestre, accendere i riscaldamenti e via… ma quando facciamo arieggiare un po’ la stanza? MAI!

Questa è la condizione migliore per far crescere la muffa: le spore svolazzano e si posano dove hanno un “terreno fertile” per crescere. Vediamo insieme i sette pericoli più frequenti quando il problema della muffa viene sottovalutato.

  1. INFISSI SIGILLANTI.

Finestre che sigillano perfettamente  le stanze non sempre portano benefici: è vero, gli spifferi di aria fredda saranno solo un brutto ricordo ma questo effetto “super sigillante” favorisce la nascita di un ponte termico proprio vicino alle finestre.

Le cornici delle finestre si riempiono di muffa per un motivo molto semplice: la condensa non riesce ad evaporare e questo facilita la formazione della muffa nel punto più freddo del muro circostante.

Prima di acquistare finestre nuove dunque prova un buon trattamento termoisolante.

  1. MOBILI TROPPO VICINI ALLE PARETI.

Posizionare i mobili troppo vicini alle pareti più fredde, rivolte verso l’esterno non è una buona cosa, dal momento che il nostro muro non respira. Il risultato è un forte odore di muffa e vestiti ricoperti da una polverina bianca.

La formazione della muffa è favorita in questo caso dai mobili in legno che bloccano il passaggio dell’aria sulla parete fredda quando i riscaldamenti sono accesi.

La cosa migliore da fare è staccare i mobili dalle pareti ed applicare un buon trattamento termoisolante.

  1. PANNELLI ISOLANTI.

Un altro rimedio “fai da te” molto diffuso dopo la candeggina è quello dei pannelli in polistirolo.

Il motivo? Il loro potere isolante: niente di più sbagliato. Una volta rimosso il pannello lo spettacolo non sarà certo dei migliori. Ricorda che la muffa trova sempre una via di fuga.

Questo materiale infatti è sintetico e non fa respirare il muro: anche in questo caso ti consiglio un buon trattamento termoisolante.

  1. PRODOTTI A BASE DI CANDEGGINA, VARECHINA E SIMILI.

Stiamo parlando di prodotti altamente tossici, che fanno male alla salute e che non aiutano a risolvere il problema. La muffa scompare per un po’, ma ritorna più forte di prima.

La cosa migliore da fare in questo caso è acquistare prodotti con VOC pari a zero, ovvero atossici, inodori e senza cloro. Nello specifico ti consiglio di utilizzare prima un prodotto liquido e poi uno in crema: anche senza candeggina possiamo battere la muffa!

  1. IL PROBLEMA DELLA DOCCIA.

Dopo aver fatto la doccia, soprattutto nei mesi invernali, ricordati sempre di aprire le finestre dopo che hai finito. Un bagno chiuso, sigillato e con un muro freddo rivolto all’esterno è l’ambiente ideale per la muffa.

Anche in questo caso ti consiglio, oltre a piccoli accorgimenti come quello di aprire sempre le finestre dopo la doccia, un buon prodotto termoisolante con il miglior recupero termico possibile.

  1. PITTURA DI SCARSA QUALITA’.

Non c’è cosa peggiore che utilizzare per pitturare il proprio bagno o la propria cucina una pittura scadente con scarse proprietà “traspiranti”. Il risultato nel lungo periodo non sarà di certo uno dei migliori: muri con pittura sfogliata a causa dell’eccessivo vapore e della tanta umidità.

Dopo aver applicato un buon trattamento termoisolante prima di pitturare utilizza un fissativo termico in maniera tale da recuperare il fondo in parte compromesso.

Quando la muffa è presente in quantità rilevanti sui nostri muri il primo pensiero è quello di cercare eliminare l’umidità dalle pareti: la prima cosa che la maggior parte delle persone fanno è acquistare un deumidificatore, con la convinzione di asciugare l’intera stanza colpita dal fungo.

Il deumidificatore assorbe l’umidità ma allo stesso tempo, soprattutto se quello elettrico, diffonde le spore della muffa per tutta la stanza: l’ambiente colpito dalla muffa si asciuga, ma il pericolo di allergie, asma e altre patologie aumenta.

Anche in questo caso un buon trattamento termoisolante è la soluzione migliore.

CONCLUSIONI

Concludendo possiamo dire che l’utilizzo di buoni prodotti termoisolanti è fondamentale nella lotta alla muffa in quanto permette di risolvere molti dei problemi strutturali che una casa può avere: muri freddi, finestre che isolano troppo, condensa, mobili umidi ed ammuffiti dentro, vernici di scarsa qualità che nel tempo si sfogliano e, soprattutto, muffa sui muri freddi.

È proprio il freddo che attira la muffa: per evitare spese elevate per risolvere il problema della muffa la cosa migliore da fare è prevenire e cercare di capire sempre quali sono le cause che hanno determinato la formazione di questo fungo. Prima si individua la causa prima sarà possibile individuare i prodotti migliori da utilizzare, che non sono di certo quelli tossici a base di candeggina!