Contaminazione e inquinamento da petrolio, la sofferenza degli animali

Contaminazione e inquinamento da petrolio, la sofferenza degli animali

Dopo il ribaltamento della petrolifera Deepwater Horizonnei pressi del golfo del Messico, oltre gli undici morti, dopo questo avvenimento il greggio che è stato rilasciato sta creando tutt’oggi danni all’eco sistema uccidendo tanti animali.

Subito dopo questa tragedia, le cose nei dintorni si sono riempite di poveri animali che non sono riusciti a sopravvivere, rendendo il paesaggio un incubo.

I veterinari e gli scienziati che lavorano a proposito di questi avvenimenti, occupandosi del salvataggio di questi poveri animali si stanno chiedendo una domanda fondamentale: vale davvero la pena continuare a salvarli?

Le foto di questi animali, intrisi completamente dall’oro nero stanno facendo il giro nel mondo, novecento volatili  e trecento tartarughe salvati, ma gli altri?

La discussione sta a cuore a molti animalisti che protestano dicendo che tutti gli animali hanno bisogno di essere curati, lavati e rimessi in libertà in un luogo più sicuro, ma gli scienziati ribattono dicendo: tutti gli animali hanno bisogno di essere salvati, ma siamo sicuri che catturarli per pulirli e rimetterli in libertà non gli provochi ancora più danni di quanto la stessa sostanza non faccia già?

Continuando a ribadire che nonostante queste creature vengano aiutate, sicuramente il petrolio ingerito gli darebbe il colpo di grazia, e che molti degli animali aiutati, dopo neanche un anno hanno smesso di vivere lasciando un grande vuoto alle persone che li hanno aiutati.

Microrganismi, saranno loro a salvare i nostri mari?

Pur essendo un energia primaria di cui tutto il mondo non può farne a meno, è gravemente nocivo.

L’ambiente è quello ne risente di più, in quanto il suo spargimento crea danni permanenti all’eco sistema, per non parlare di quei poveri animali che sono costretti a vivere a stretto contatto ritrovandosi in bilico tra la vita e la morte.

L’ambiente è distrutto dai disastri che nel corso degli anni sono avvenuti, , sia  per colpa del ribaltamento delle petrolifere, il disboscamento delle foreste e tutti i rifiuti che non sappiamo gestire.

Purtroppo anche se non sono note quasi a nessuno, ogni giorno anche le piccole imbarcazioni contribuiscono al rilascio di questa sostanza, che abbinati alle disgrazie più conosciute  creano problemi ancora più gravi e che includono veri disastri naturali.

Alcune località marittime, approfittano di questa situazione per regalare a chi alloggia nella loro località, una vacanza economica.

Grazie a numerose ricerche, si è potuto arrivare alla scoperta di alcuni  microrganismi che distruggono la struttura del petrolio

Sarebbe troppo bello usare questi microrganismi per pulire qualsiasi mare inquinato e ripulirlo, ma per il corretto funzionamento bisogna capire e valutare alcune caratteristiche che l’acqua si porta a dietro, questo serve per comprendere  se l’aera interessata è troppo aggravata ed evitare situazioni in cui l’intervento sarebbe inutile.

 

Oro nero, causa di guerre e tensioni internazionali.

Il petrolio continua ad essere una delle materie più importanti per l’economia del nostro mondo.

Il petrolio causa guerre e tensioni a livello mondiale ancora oggi.

Olio di roccia“ è il termine da cui deriva, tanto è vero che viene estratto dagli strati superiore della crosta terrestre.

Questa materia è un energia primaria combustibile, che quando viene “estratta dalla roccia” è grezza, successivamente viene lavorato e trasformando dando via a diversi prodotti.

I prodotti potrebbero essere: benzina, gasolio,gpl, nafta, olio lubrificante, bitume e gpl.

I prodotti sopra elencati servono prettamente per il funzionamento dei veicoli che ogni giorno usiamo per muoverci, ma usati anche come base per quanto riguarda prodotti chimici.

Viene soprannominato anche” Oro Nero”, per ribadire la sua estrema importanza, ma questa energia combustibile prima o poi sarà destinata a finire e questo causerebbe molti più danni di quanto non ne faccia già.

L’oro nero è conosciuto, appunto, come una sostanza oleosa di colore nero o marrone scuro, ma se la sostanza viene estratta dagli strati più superiore della crosta terrestre possiamo trovarlo in colori più vivaci, come l’arancione, il bluastro o il famigerato “verde petrolio”