I vantaggi personali e professionali di diventare un volontario ambientale

I vantaggi personali e professionali di diventare un volontario ambientale

Un volontario ambientale sostiene l’importanza di tutelare gli ecosistemi a rischio di estinzione e favorire uno sviluppo ecosostenibile.

Non è quindi un caso che il volontariato  si traduce per molti giovani in un esperienza lavorativa presso comunità agricole, armonizzando la produttività economica con il rispetto del territorio circostante.

Fare volontariato ambientale non è solo fare un safari in Tanzania o fare un’immersione al largo del Costa Rica, diventare volontari per l’ambiente significa ottenere professionalità ed impegnarsi attivamente al raggiungimento di un obiettivo chiaro.

I vantaggi personali di questa scelta

I volontari amano viaggiare e immergersi in ambienti naturali di ogni continente, vivendo un’esperienza nuova, mettendo alla prova le proprie capacità di adattamento in ambienti estranei, e di fare esperienza pratica sul campo per dare un contributo personale a un progetto concreto di salvaguardia ambientale.

Ci sono inoltre motivi di studio che spingono molti giovani al di sotto dei 30 anni di frequentare centri di ricerca, parchi nazionali e oasi protette in tutto il mondo, per uno stage di specializzazione in politiche ambientali, geologia o biologia che arricchisca il curriculum e dischiuda nuove prospettive nella carriera lavorativa.

Queste esperienze permettono inoltre di conoscere persone di altre culture, ma accomunate dall’obiettivo di proteggere l’ambiente dagli eccessi dell’urbanizzazione e dallo sfruttamento eccessivo delle risorse.

Al termine del periodo di volontariato, si può mantenere i contatti con loro e continuare a condividere, grazie al web, passioni ed eventuali nuovi progetti.

Diverse ricerche hanno confermato come sia anche un’ottima opportunità di ingresso nel mondo del lavoro così come descritto da questa ricerca del Sole 24 Ore.

L’aiuto delle associazioni di tutela ambientale

Per realizzare la prospettiva di fare esperienza come volontario ambientale è necessario rivolgersi alle associazioni che operano in tutto il mondo a questo scopo e possono indirizzare i giovani verso il Paese e il tipo di esperienza più adatta alle sue attitudini ed interessi.

I progetti messi in campo sono estremamente vari e spaziano dalla protezione delle barriere coralline, foreste pluviali, oceani, montagne e savane, fino alla tutela specifica di elefanti, primati, uccelli, farfalle e tartarughe.

Il volontario può farsi consigliare dalle associazioni il progetto ambientale più adatto  In base al periodo dell’anno e alla destinazione che vuole visitare e lavorerà al fianco di veri ambientalisti, scienziati e di persone della comunità locale che possono indirizzare la sua attività nel modo più mirato ed efficace.

 Il perfezionamento delle competenze professionali

I volontari che intendo perfezionarsi in un settore attinente alla tutela ambientale hanno quindi la possibilità di operare in tuti i Paesi del mondo a contatto con specialisti e questo è un valore aggiunto per il perfezionamento professionale, dato che gli esperti possono trasmettere competenze ed esperienze utili anche nella vita futura del volontario.

La formazione è essenziale e curata sempre dallo staff locale dell’associazione a cui ci si appoggia, fin dal momento dell’arrivo. I progetti sono aperto a tutti, anche a chi è alla prima esperienza purché abbia un requisito indispensabile, che bisogna dimostrare fin dall’inizio, cioè la passione per la natura e gli animali.

I progetti ambientali all’estero permettono di visitare alcuni degli habitat più unici al mondo e imparare cose nuove, tra le quali le immersioni in mare aperto, un know-how tutt’altro che trascurabile per chi si dedica alla salvaguardia dell’habitat naturale marino e delle specie che lo popolano.

Un altro aspetto fondamentale dell’arricchimento professionale è quella della ricerca e raccolta dei dati sul campo, oltre  alla conoscenza più approfondita dei programmi di protezione della fauna selvatica. Anche in questo caso, saranno gli esperti locali a fare la differenza, insegnando al volontario come unire teoria e pratica, nell’osservare gli ecosistemi e riportare fedelmente le informazioni raccolte a livello ambientale con una catalogazione precisa.

Dovendo riassumere le competenze professionali che un volontario ambientale può raggiungere, emerge una serie di risultati tutt’altro che trascurabili nella formazione professionale dell’operatore:

  • Approfondimento della conoscenza sul campo a livello di tutela degli ecosistemi delle scienze ambientali, oltre la semplice formazione teorica;
  • Ottenere i certificati PADI Open Water e scuba diving se si lavora in un progetto di tutela dei fondali marini;
  • Competenze trasversali che si sviluppano grazie al lavoro di squadra;
  • Perfezionamento nella comunicazione, leadership, organizzazione, pianificazione e gestione del tempo;
  • Migliore capacità di lavorare ed entrare in empatia con persone di culture e background diversi, perfezionando anche la conoscenza di una lingua straniera
  • Mettersi in gioco facendo emergere ulteriori capacità e crescente determinazione a realizzare progetti, superando le eventuali difficoltà.

Le motivazioni ad agire

Sostanzialmente, il volontario è stimolato a risolvere problemi di tutela ambientale solo se segue un progetto operativo che sia adatto a perfezionare tutte le sue potenziali competenze. E’ sempre necessario  un gruppo di lavoro affiatato che agisce come una squadra ben collaudata sul campo, ma è necessario il supporto costante di esperti per ottenere i risultati migliori e accrescere la propria esperienza.

Uno degli aspetti su cui le associazioni puntano consiste nello stimolare i giovani a prendersi cura dell’ambiente smettendo di sentirsi parte del problema e diventando artefici concreti della soluzione.

Proprio in questo modo, centinaia di progetti di tutela degli ecosistemi sono andati a buon fine in tutto il mondo e le oasi protette si sono moltiplicate negli ultimi decenni, grazie anche al supporto crescente dei volontari ambientali.

Molti giovani che partecipano a questi progetti a tutte le latitudini, s’impegnano a trasmettere il patrimonio naturale nel modo migliore alle generazioni future, nonostante le grandi sfide che si affrontano per scongiurare l’annientamento di interi ecosistemi che, specie nei Paesi in via di sviluppo, si sono grandemente ristretti, con gravi ripercussioni a livello faunistico e forestale.

Per ulteriori informazioni, sono davvero tante le associazioni disponibili a fornirle quindi ci si può rivolgere ai parchi nazionali e alle riserve naturali per conoscere le loro iniziative.

In Italia si può quindi frequentare campi estivi a tema ambientale e cominciare a fare esperienza sul campo nelle tutela degli ecosistemi per poi procedere gradualmente verso compiti più impegnativi, sia nel nostro Paese, sia all’estero.

Su scala internazionale, l’associazione  Keep the planet  ha creato una vera reta di progetti nell’ambito dei 5 continenti, grazie ad un ricco e aggiornato database, tra cui scegliere il più adatto, dando un grande impulso al volontariato ambientale in tutto il mondo.