Vini piemontesi, il gusto del Barbaresco

Vini piemontesi, il gusto del Barbaresco

corso degustazione vino milano_800x533Spesso la sfida è col Barolo, stesso territorio ma anime differenti, per due vini che hanno estimatori da tutto il mondo. Il vino Barbaresco viene prodotto sul suolo piemontese come vino rosso, ideali per chi ama i sapori intensi ma anche briosi di un vino che deriva dallo stesso vitigno del Barolo, il Nebbiolo, ma con esiti differenti.

In ogni caso il Nebbiolo con le sue lunghe radici (oltre 6 metri in media), estrae dal terreno le qualità migliori, ma il microclima e le lavorazioni trasformano queste uve in produzioni diverse, che nel caso del Barolo vedono una vinificazione raffinata in un territorio ben delineato (gli 11 comuni che ruotano intorno a Barolo, in provincia di Cuneo).

Il Barbaresco è sempre un vino delle Langhe, ma deriva da un terreno che si dipana tra tre comuni principalmente: Treiso, Neve e Barbaresco, ovviamente. Anche nella frazione San Rocco del comune di Alba, si produce questo vino con caratteristiche derivate da terreno sabbioso, e dà vita a produzioni che invecchiano 26 mesi di cui 9 in botti di legno.

Per quanto riguarda le riserve, sono 50 i mesi da passare per l’evoluzione in bottiglia e legno, per diventare l’ottimo vino per formaggi stagionati, secondi piatti di carni bianche e rosse, ma anche da meditazione.

Degustare e capire le differenze

La capacità di discerne tra questi due vini piemontesi sarà un bel banco di prova, per chi ama assaporare i vini più complessi, ed è consigliato frequentare un corso degustazione vino Milano per i meno esperti, che rischiano di stappare bottiglie e comprenderne poco l’uso.

Se il Barolo è un vino austero, grandioso nel so gusto strutturato, il Barbaresco è molto meno ruvido e più amabile. Un vino raffinato ma ricco di sentori floreali e di frutti rossi, con minori tannini e meno complessità – il che non significa, certo, minor piacere al palato. Riconoscere un Barolo non è semplice, ma anche il Barbaresco non scherza…

Capire il vino, capirne il territorio

Si parte anche da viaggi mirati nelle regioni dove tali vini vengono prodotti, per saperne riconoscere non solo la provenienza ma guastarne aromi e atmosfera già al primo sorso.

La zona di produzione vinicola del Barbaresco, abbiamo visto che si situa sulle colline delle Langhe, in provincia di Cuneo, per un totale di quasi 700 ettari. All’ombra dell’antica torre di Barbaresco, sui 300 metri di altezza dal mare, questo territorio è percorso dal fiume Tanaro e caratterizzato dalle “rocche”, ovvero spaccature longitudinali della terra più che suggestive.

Arrampicandosi sulle colline delle Langhe, luoghi incantevoli che custodiscono una tradizione unica di vinificazione ed enogastronomia, si può avere la sensazione netta e chiara delle terre in cui il Barbaresco crea il suo mito, aziende che lavorano alla sua produzione e alla sua vendita.

Si tratta, infatti, della voce principale dell’economia locale di questi comuni, che insieme a quelli del Barolo, rappresentano un feudo di eccellenza vinicola per turisti e appassionati di vino che arrivano a visitarli da tutto il mondo.

Gustare sul posto una bottiglia di Barbaresco, dopo averne scoperto i segreti studiandone a fondo le caratteristiche, è un’emozione che va oltre il momento, e rimarrà sicuramente impressa nella memoria.